Consulenti del lavoro, al via il contributo di maternità 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale 206 del 5 settembre la delibera relativa al contributo di maternità  per il 2018 che i consulenti del lavoro iscritti all’ENPACL, Ente nazionale di previdenza ed assistenza consulenti del lavoro, sono tenuti a versare. 

Si tratta nel dettaglio di un versamento pari a 67 euro pro capite per i professionisti che appartengono alla categoria dei consulenti del lavoro. 

La delibera prevede anche che l’indennità  di maternità , venga regolarmente corrisposta agli iscritti ENPACL in caso di gravidanza e puerperio: per ottenere l’indennità  ènecessario inviare la domanda entro il compimento del sesto mese di gestazione, oppure entro il termine di 180 giorni dalla data prevista del parto. 

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Come si diventa consulenti del lavoro

Il consulente del lavoro oggi rappresenta una figura eclettica di raccordo tra un mondo professionali asfittico e chiuso e una vasta gamma di giovani e meno giovani che hanno bisogno di consigli, aiuto, sostegno e quant’altro sia necessario a trovare un impiego. Ecco come diventare allora consulenti del lavoro. 

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Consulenti del lavoro, possibili pi๠tirocini contemporanei

Il regolamento predisposto dall’Ordine dei consulenti del lavoro prevede, in merito alle modalità  di esecuzione del tirocinio formativo, che esso non possa essere svolto contemporaneamente ai tirocini richiesti per altri ordinamenti professionali.

La ratio della norma èvidente: poichè il praticantato èun passaggio fondamentale per acquisire i rudimenti della professione, si vuole evitare che il tirocinante sia distratto da attività  formative differenti.

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Sicurezza sul lavoro, mancano i consulenti

Nell’ultra-saturo mondo delle professioni, l’emersione di una fetta di mercato èsempre una buona notizia; e, a questo proposito, una recente indagine dell’Ispesl (uno dei cosiddetti “enti inutili” dello Stato, recentemente soppressi) merita quantomeno attenzione.

Il tema èquello della sicurezza sul lavoro: questione antica e tuttora attualissima, sia perchè le aziende pi๠o meno disinvolte nell’applicare le regole sono ancora tante, sia perchè tali regole sono soggette a continue modifiche e aggiornamenti.

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Consulenti del lavoro: tariffe scontate per i giovani imprenditori

imprenditoreIl ministero per le Politiche Giovanili e l’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro hanno firmato un protocollo d’intesa che dovrebbe venire incontro alle numerosissime piccole partite IVA aperte da giovani (spesso privi di alternative lavorative).

Nell’accordo, i consulenti del lavoro hanno accordato di adottare uno sconto sostanzioso sulle tariffe normalmente applicate allorchè il cliente sia un imprenditore individuale con meno di trentacinque anni oppure una società  di qualunque genere in cui la maggioranza dei soci sia costituita, anche in questo caso, da infratrentacinquenni.

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Cambio regole previdenziali per consulenti del lavoro

consulente del lavoro

Le decine di migliaia di iscritti all’ordine dei consulenti del lavoro possono contare, come altri professionisti, su una propria cassa previdenziale, denominata ENPACL e caratterizzate da autonome regole.

Tali regole, perà², sono destinate a notevoli cambiamenti a partire dal 2010. Tutti gli enti previdenziali, infatti, sono obbligati per legge a dotarsi di norme di funzionamento in grado di garantire la sostenibilità  del sistema per almeno trent’anni, e l’ENPACL aveva in tal senso bisogno di una rivisitazione.

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Crescono i turisti da esame

turisti da esame

Ogni statistica conferma da anni che gli esami di Stato presentano percentuali di promozione molto variabili da città  a città . E, non a caso, ogni anno gli studenti che per loro sfortuna risiedono in prossimità  delle università  notoriamente pi๠ostiche partono alla volta degli atenei ritenuti pi๠abbordabili.

Sono definiti “turisti da esame”, e costituiscono una prova lampante della patologia del nostro sistema d’accesso alle professioni. Vengono periodicamente proposte diverse soluzioni al problema, come prevedere un esame unificato a livello nazionale; oppure, estendere agli altri ordini il numero chiuso, già  previsto per i notai, per avere un numero prefissato di promuovibili. Oppure, ancora, la soluzione pi๠drastica, e cioèintervenire sulla Costituzione e abolire del tutto l’esame di Stato.

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