lavoro , imprese

CdM tra concorrenza e riforma del lavoro

Il Consiglio dei Ministri ha tanto da discutere nella prossima riunione. Una delle questioni pi๠urgenti èsenza’altro l’approvazione del contratto a tutele crescenti ma si aspetta anche qualcosa di definitivo sugli ammortizzatori sociali e sul riordino dei contratti. Non manca il ddl concorrenza e la discussione sulle partite IVA. 

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La CGIL ricorre alla Commissione Europea contro la Riforma del lavoro

sindacato

Solo da alcuni mesi èstata presentata la nuova Riforma del Lavoro, quella presentata dal Ministro Giuliano Poletti, che va a modificare alcuni punti già  discussi all’interno della precedente riforma, voluta dalla Fornero, tutt’ora in vigore sotto molti aspetti. Ma all’interno della legge 78 èstato inserito anche un punto che non ha affatto incontrato l’approvazione delle organizzazioni sindacali e della CGIL in particolare, che ha presentato una denuncia alla Commissione Europea. 

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Come accedere alla lista INPS degli esodati

Questione esodati ancora aperta

Come accedere alla lista INPS degli esodati

Secondo le parole del sottosegretario al lavoro Carlo Dell’Aringa la vicenda esodati si sta chiudendo e 130-140 mila ex lavoratori possono ottenere la pensione con le vecchie regole

Gli esodati ricordiamo sono coloro che, per effetto della riforma pensioni 2012, sono rimasti senza stipendio e senza pensione ma che con tre decreti sono riusciti ad avere l’accesso alla pensione secondo le regole precedenti al decreto legge.

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Modifiche alla riforma Fornero annunciate da Giovannini

Giovannini

La tanto discussa, e spesso anche odiata, riforma del lavoro dell’ex ministro Fornero sembra avere i giorni contati.

Il nuovo ministro del Welfare, Enrico Giovannini, ha infatti annunciato l’intenzione di modificare la Legge 92/2012 a meno di un anno dalla sua entrata in vigore. Non èancora chiaro quali sono nello specifico le misure introdotte dalla riforma Fornero che Giovannini ha intenzione di eliminare o modificare, il nuovo ministro si èinfatti limitato ad affermare che tale riforma èadatta ad un’economia in crescita e non ad una fase recessiva come quella che sta attraversando l’Italia.

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Novità  deduzione assicurazione auto 2013

soldi

A fronte delle novità  introdotte dalla riforma del mercato del lavoro (l’articolo 4, comma 76 della legge 92/2012) per finanziare gli interventi contenuti nella riforma stessa, a partire da questa’anno, ovvero dalla dichiarazione dei redditi presentata nel 2013 in relazione all’esercizio 2012, le deduzioni relative all’RC auto saranno minori.

In particolare, il contributo Ssn, ossia la quota del premio Rc-auto dovuta per finanziare il Servizio sanitario nazionale, non èpi๠interamente deducibile dal reddito imponibile, potendo essere dedotta soltanto la parte che supera i 40 euro. Al contrario, se la soglia dei 40 euro non viene oltrepassata, la deduzione non èpi๠consentita.

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Prescrizione stipendio dopo la riforma del lavoro

In tema di prescrizione del diritto alla retribuzione, nel 1996 la Corte Costituzionale ha stabilito che il termine decorre dalla fine del rapporto di lavoro, onde evitare che il dipendente non eserciti tale diritto per il timore di subire ritorsioni da parte del suo datore di lavoro.

Sia la Corte Costituzione che la Corte di Cassazione hanno perಠstabilito che il principio della decorrenza della prescizione del diritto alla retribuzione dalla fine del rapporto di lavoro non si applica alle aziende con pi๠di 15 dipendenti, in quanto in tal caso l’art.18 dello statuto dei lavoratori prevede la reintegrazione del dipendente in caso di licenziamento ingiustificato.

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Conciliazione obbligatoria e licenziamento economico

In virt๠di quanto previsto dalla riforma del lavoro targata Fornero, a partire dal 18 luglio 2012 in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo di carattere economico, ossia per ragioni inerenti all’attività  produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa, scatta per le imprese con pi๠di 15 dipendenti l’obbligo di conciliazione dinanzi alla Direzione territoriale del lavoro.

In particolare, l’azienda deve anzitutto comunicare alla Dtl competente per territorio la volontà  di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, indicando i motivi e le eventuali misure che verranno adottare per favorire la ricollocazione del lavoratore nel mercato del lavoro.

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maternità, cerfiticato di gravidanza

Normativa voucher asili nido e baby sitting

Il Ministero del Lavoro con apposito decreto datato 22 dicembre 2012 ha stabilito le modalità  di fruizione dei voucher per le madri lavoratrici, introdotti dalla riforma del lavoro e utilizzabili per baby sitter o asilo nido.

Il decreto precisa anzitutto che i suddetti voucher possono essere richiesti dalla madre lavoratrice al termine del periodo di congedo di maternità  o nel corso degli undici mesi successivi in sostituzione del congedo parentale e consistono in un contributo di 300 euro mensili per un massimo di sei mesi utilizzabile per il servizio di baby sitting o per il pagamento degli asili pubblici o privati accreditati.

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Deroghe alla presunzione lavoratori con partita Iva

La riforma del lavoro (Legge 92/2012) ha introdotto una presunzione in virt๠della quale le collaborazioni con soggetti titolari di partita Iva, salvo prova contraria del committente, sono considerati rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in presenza di almeno due di tre specifiche condizioni, ovvero: che la collaborazione con il medesimo committente sia superiore a 8 mesi annui per due anni consecutivi; che i corrispettivi percepiti dal medesimo committente costituiscano pi๠dell’80% dei corrispettivi annui complessivamente percepiti dal collaboratore nell’arco di due anni solari consecutivi; che il prestatore abbia la disponibilità  di una postazione fissa di lavoro presso il committente.

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Co.co.pro. e requisiti del progetto

Il contratto di collaborazione a progetto, per essere ritenuto tale, deve necessariamente far riferimento ad uno specifico progetto determinato dal committente e gestito autonomamente dal collaboratore.

Il progetto deve essere puntualmente descritto nel contratto e deve necessariamente essere collegato funzionalmente ad un determinato risultato finale obiettivamente verificabile, anch’esso indicato nel contratto. Inoltre, deve descrivere l’attività  svolta dal collaboratore ai fini del raggiungimento del risultato finale.

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Comunicazione proroga contratto a termine online

A seguito dell’entrata in vigore della riforma del Lavoro, conosciuta anche come riforma Fornero, la prosecuzione del contratto a tempo determinato oltre il termine inizialmente stabilito deve essere necessariamente comunicata al centro per l’impiego territorialmente competente prima della scadenza del termine originario e utilizzando la modalità  di trasmissione telematica.

La comunicazione dovrà  indicare, oltre all’intenzione di proseguire il rapporto di lavoro oltre il termine originariamente indicato, anche la durata di tale prosecuzione.

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Sanzioni dimissioni in bianco

La riforma del lavoro (L. 92/2012) ha introdotto alcune novità  in tema di risoluzione del rapporto di lavoro volte a contrastare la pratica piuttosto diffusa in Italia delle cosiddette dimissioni in bianco, che consistono nel far firmare al dipendente, contestualmente alla firma di un contratto a tempo indeterminato, un foglio in bianco o una lettera di dimissioni senza firma. Qualora il lavoratore dovesse rifiutarsi non gli verrà  fatto firmare il contratto di lavoro e quindi sarà  costretto a cercare un nuovo impiego, cosa piuttosto complicata in questo particolare periodo di crisi.

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Possibile riduzione pausa contratti a termine annunciata da Fornero

Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nel corso di un colloquio con Il Sole 24 Ore ha annunciato che presto sarà  varato un decreto interministeriale mediante il quale verrà  apportata una modifica alla disciplina dei contratti a tempo determinato, andando a ridurre il periodo di pausa che deve necessariamente intercorrere tra un rinnovo e l’altro.

Il ministro ha spiegato che attualmente si sta lavorando su tale decreto, che verrà  scritto anche sulla base di quelle che saranno le proposte delle parti sociali e che dovrebbero arrivare a breve.

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Limiti orari e retributivi voucher lavoro

Tra le misure contenute nella riforma del lavoro targata Fornero figura anche una sorta di rivisitazione della disciplina del lavoro accessorio retribuito tramite i voucher lavoro previsto dal Dlgs 276/2003.

Il lavoro accessorio retribuito tramite buoni lavoro, ricordiamo, consiste in un’attività  lavorativa di natura meramente occasionale a cui puಠricorrere qualunque datore di lavoro, sia del settore privato che del settore pubblico, e che puಠriguardare qualunque prestatore di lavoro, anche minore.

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