A partire dal 2013, inoltre, il costo del bollo arriverà fino a 150 euro per chi possiede fino a 50.000 euro di titoli e fino a 380 euro per chi supera la soglia dei 50.000 euro. Gli unici a non essere colpiti da tale incremento saranno coloro che posseggono titoli e valori per cifre inferiori a 1.000 euro.
Secondo le prime stime l’incremento dell’imposta di bollo sul dossier titoli dovrebbe comportare introiti per circa 8 miliardi di euro nel periodo compreso tra il 2011 e il 2014, in particolare durante l’anno in corso dovrebbero essere incassati 721 milioni di euro, mentre nel 2012 gli introiti dovrebbero salire a 1,32 miliardi di euro. Nel 2013 e nel 2014, invece, gli incassi sono previsti pari rispettivamente a 3,58 miliardi e a 2,4 miliardi di euro.
La bozza della manovra finanziaria prevede inoltre un aumento delle tasse anche per fondi, azioni, dividendi, pronti contro termine, etf, obbligazioni bancarie e societarie, la cui aliquota dovrebbe salire dall’attuale 12,5% al 20%. Gli unici esentati dall’aumento e che continueranno ad essere tassati con un’aliquota dell’1,25% saranno i titoli di Stato.
Per i conti correnti e i conti deposito, al contrario, èprevisto un calo dell’aliquota dal 27% al 20%, anche se in questo caso i tempi di attuazione della misura, nel caso i cui dovesse essere definitivamente approvata, si profilano decisamente pi๠lunghi.