Tra le novità introdotte dal decreto figura l’imposizione alle imprese e ai lavoratori autonomi, in aggiunta agli obblighi già previsti, dell’obbligo di informare, formare e addestrare i lavoratori chiamati a lavorare negli ambienti confinanti, in modo tale da renderli consapevoli dei rischi connessi a tali ambienti e delle procedure di sicurezza ed emergenza da applicare.
Il decreto impone inoltre, sempre alle imprese e ai lavoratori autonomi, l’obbligo di possedere i dispositivi di protezione individuale e tutta la strumentazione e le attrezzature di lavoro idonee a prevenire i rischi propri delle attività lavorative, nonchè di attuare attività di addestramento per informare il personale circa il corretto utilizzo di tali dispositivi.
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E’ inoltre obbligatoria la presenza di personale esperto, con esperienza almeno triennale in lavori confinanti, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro; il puntuale rispetto degli obblighi previsti in materia dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e relativi alla parte economica e alla contrattazione di settore; l’applicazione delle regole della qualificazione non solo nei confronti dell’impresa appaltatrice ma anche nei confronti di qualunque soggetto coinvolto, comprese eventuali imprese subappaltatici.
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Lo stesso decreto stabilisce inoltre che quando i lavori vengono svolti mediante lo strumento dell’appalto ènecessario: che l’attività di informazione dei lavoratori venga svolta prima che questi accedano nei luoghi di lavoro; che il datore di lavoro committente individui un proprio rappresentante con il compito di vigilare sulle attività che verranno realizzate in tale contesto; che durante tutte le fasi di lavoro svolte in ambienti confinanti venga attuata una procedura di lavoro tale da eliminare o ridurre al minimo i rischi connessi all’attività stessa.