Tramite esso, in pratica, l’imprenditore troverà sostegno contro le contraffazioni non solo dalle autorità nazionali ma anche da quelle degli altri Stati comunitari e della stessa Unione Europea. Un tema, quello delle contraffazioni sui mercati internazionali, da sempre molto sentito, soprattutto in tempi di globalizzazione e di concorrenza sleale in Estremo Oriente.
Uno dei motivi che perಠha finora segnato uno scarso successo di questo strumento legislativo èstato l’elevato costo per la concessione del marchio comunitario. Conscia di cià², la Commissione Europea ha deciso recentemente un pesante taglio ai costi di rilascio e di rinnovo.
La riduzione, operante a partire dal primo maggio prossimo, èpari a circa il 40% delle tariffe oggi vigenti. Per l’esattezza, i diritti per il deposito e la registrazione del marchio comunitario scendono da 1.750 a 1.050 euro, e da 1.600 a 900 se l’istanza èpresentata per via telematica.
Il responsabile dell’iniziativa, il commissario Mc Creevy, ha assicurato che “la riduzione incentiverà lo spirito imprenditoriale stimolando l’attività economica, aspetti fondamentali in tempi di crisiâ€.
Il risparmio complessivo per le imprese sarà pari a circa sessanta milioni di euro all’anno. E c’ il secondo aspetto della medaglia: una procedura pi๠snella e tempi pi๠rapidi per condurre in porto la procedura.
Sono state ridimensionate, infine, anche le tariffe per il riconoscimento comunitario di un marchio internazionale (da 1.450 a 870 euro).