Quando un contribuente non paga le tasse, la riscossione dall’Inps o dall’Agenzia delle Entrate, dopo un ben preciso lasso di tempo, passa ad Equitalia, che èla società pubblica che si occupa della riscossione di tasse e di tributi arretrati.
Ma cosa cambia dopo che, dall’1 ottobre scorso, èntrato in vigore il cosiddetto accertamento esecutivo? Ebbene, in merito èintervenuta con una nota proprio Equitalia, spiegando in particolare, a differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, che non èprevisto alcun pignoramento della casa allo scadere del 60-esimo giorno dalla notifica ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate.
► PIGNORAMENTO PRESSO TERZI, SESSANTA GIORNI PER OPPORSI
La Legge impone infatti che per i pignoramenti debba passare un periodo pari a nove mesi, dato dai 60 giorni di tempo per pagare o per fare ricorso quando arriva la notifica dell’Agenzia delle Entrate; poi ci sono altri 30 giorni in corrispondenza dei quali, non avendo pagato, o non avendo fatto ricorso, la pratica di recupero del credito fiscale, tributario e/o contributivo, passa dall’Agenzia delle Entrate ad Equitalia.
► DISCIPLINA DEL PIGNORAMENTO
Dopodichè, prima dei pignoramenti, ci sono altri 180 giorni durante i quali ogni azione esecutiva risulta essere sospesa. Quindi, in totale prima dei pignoramenti passano nove mesi, ovverosia 270 giorni, e non due mesi, ovverosia sessanta giorni. Per fare ancora pi๠chiarezza sulla questione, Equitalia ha pubblicato online due documenti in pdf: uno èla mini-guida all’accertamento esecutivo, mentre l’altro si occupa di approfondire quelli che sono i nuovi vincoli per l’iscrizione dell’ipoteca.
Ma cosa cambia dopo che, dall’1 ottobre scorso, èntrato in vigore il cosiddetto accertamento esecutivo? Ebbene, in merito èintervenuta con una nota proprio Equitalia, spiegando in particolare, a differenza di quanto riportato da alcuni organi di stampa, che non èprevisto alcun pignoramento della casa allo scadere del 60-esimo giorno dalla notifica ricevuta da parte dell’Agenzia delle Entrate.
► PIGNORAMENTO PRESSO TERZI, SESSANTA GIORNI PER OPPORSI
La Legge impone infatti che per i pignoramenti debba passare un periodo pari a nove mesi, dato dai 60 giorni di tempo per pagare o per fare ricorso quando arriva la notifica dell’Agenzia delle Entrate; poi ci sono altri 30 giorni in corrispondenza dei quali, non avendo pagato, o non avendo fatto ricorso, la pratica di recupero del credito fiscale, tributario e/o contributivo, passa dall’Agenzia delle Entrate ad Equitalia.
► DISCIPLINA DEL PIGNORAMENTO
Dopodichè, prima dei pignoramenti, ci sono altri 180 giorni durante i quali ogni azione esecutiva risulta essere sospesa. Quindi, in totale prima dei pignoramenti passano nove mesi, ovverosia 270 giorni, e non due mesi, ovverosia sessanta giorni. Per fare ancora pi๠chiarezza sulla questione, Equitalia ha pubblicato online due documenti in pdf: uno èla mini-guida all’accertamento esecutivo, mentre l’altro si occupa di approfondire quelli che sono i nuovi vincoli per l’iscrizione dell’ipoteca.