In realtà , questa regola generale trova un’eccezione a favore di due categorie di imprenditori. I primi sono coloro che operano in maniera elevata nell’import-export: poichè le cessioni all’esportazione sono operazioni non imponibili mentre le importazioni lo sono, l’imprenditore ècostretto a versare continuamente l’IVA ai suoi fornitori e a non riceverne dai suoi clienti, trovandosi costantemente a credito con tutti i problemi di liquidità che ne seguirebbero.
àˆ perಠnecessario che le esportazioni costituiscano almeno il 25% del totale dei ricavi.
I secondi sono invece quei produttori industriali che pagano sulle materie prime acquistate un’aliquota IVA superiore rispetto a quella che applicano a valle sui prodotti finiti che rivendono: anche costoro si ritroveranno necessariamente e costantemente a credito.
Esiste anche una terza ipotesi, relativa al massiccio acquisto di beni ammortizzabili, ma èun’alternativa di scarso rilievo pratico.
In presenza di queste particolari situazioni èconsentito richiedere a rimborso il credito IVA infrannuale (o, in alternativa, chiedere di poter utilizzarlo in compensazione con altri debiti all’interno del Modello F24), purchè il credito maturato sia pari almeno a € 2.582,25.
In queste ipotesi si fa riferimento al credito maturato trimestralmente (anche quando le liquidazioni avvengono con cadenza mensile) e la richiesta deve essere presentata entro il mese successivo al trimestre di riferimento mediante un apposito modulo, il Modello TR.
Anche in queste ipotesi, tuttavia, ènecessario presentare delle garanzie a tutela della propria richiesta, da mantenere almeno fino a quando la successiva dichiarazione non confermerà l’esistenza dei crediti vantati.