Ci riferiamo, pi๠nel dettaglio, all’aumento del costo del bollo sui conti correnti delle imprese a 100 euro, mentre fino al 31 dicembre 2011 l’imposta sarà di 73 euro.
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Si tratta di una misura che, come ha spiegato il governo, èstata adottata al fine di compensare le minori entrate derivanti dall’esenzione dal pagamento del bollo per i conti correnti e i libretti con giacenza inferiore ai 5.000 euro di soggetti privati.
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Tale esenzione èstata a sua volta motivata dall’esigenza di non far gravare ulteriori oneri sui piccoli correntisti e su quei pensionati che si vedono costretti ad aprire un conto corrente o un libretto di risparmio a fronte del nuovo limite sui pagamenti in contanti introdotto dalla stessa manovra e destinato a fronteggiare l’evasione fiscale.
A prescindere da quelle che sono le reali motivazioni del provvedimento, èvidente che l’aumento del costo del bollo per i conti correnti delle imprese èuna misura che non piace affatto alle aziende e agli imprenditori, soprattutto in considerazione del fatto che il nuovo governo, oltre ad aver promesso una manovra pi๠“equa”, aveva anche assicurato che avrebbe favorito le imprese per rilanciare lo sviluppo del paese.