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Crollo delle offerte di lavoro on line

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La società  che gestisce il portale Monster, forse il principale luogo virtuale dove avviene l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, ha annunciato dati sorprendentemente negativi sul numero delle inserzioni pubblicate quotidianamente nei vari Paesi europei.

Nel momento storico in cui, infatti, le imprese chiudono o tagliano drasticamente il personale, le richieste di lavoratori (qualificati e non) necessariamente va a picco, e il fatto che lo strumento di recruitment sia quello virtuale non cambia la sostanza dell’argomento.


I dati negativi registrati da Monster riguardano gli ultimi dodici mesi e descrivono la situazione di crisi registrata in tutti i Paesi dell’Europa occidentale, ad eccezione della Francia, caso unico in cui al contrario il numero delle inserzioni ha rivelato un lieve incremento.


Dati ben pi๠pesanti, invece, provengono da altre nazioni come Svezia e Olanda, dove il numero di annunci per alcune categorie sono addirittura dimezzati rispetto ad un anno fa. L’Italia rientra nei livelli medi della crisi, attorno al venti percento.

Ma va detto che la flessione non riguarda indistintamente tutte le figure professionali: alcuni profili appaiono molto pi๠penalizzati di altri. In generale, èil settore amministrativo ad aver registrato le maggiori riduzioni: impiegati e contabili sembrano molto meno ricercati di appena pochi mesi fa, ma anche la richiesta di manager e dirigenti èprecipitata. Versano male anche i settori produttivi del manifatturiero e dei trasporti.

L’unica magra consolazione sembra derivare dal rallentamento della caduta delle inserzioni: Monster rivela che nei mesi di marzo e aprile il livello sembra essersi assestato, anche se non èpossibile prevedere quanto questa stagnazione reggerà .