FLESSIBILITA’ IN ENTRATA E FLESSIBILITA’ IN USCITA
Il Governo Monti, stando a quanto ipotizzabile grazie all’analisi delle ultime dichiarazioni ufficiali, sembrerebbe aver tutte le intenzioni di intraprendere la strada dell’integrazione e dell’innesto, sul modello socio-culturale-imprenditoriale italiano, deii modelli di flessibilità in entrata e di flessibilità in uscita già intravisti nei pi๠tecnologicamente avanzati nonchè informatizzati Paesi del Nord Europa.
► IPOTESI ELIMINAZIONE ARTICOLO 18 PER I NUOVI CONTRATTI
Obiettivo quanto mai nobile si potrebbe realizzare grazie alla valorizzazione dei contratti aziendali che premino la stabilità del dipendente piuttosto che il suo graduale inserimento mediante contratti d’apprendistato o simili (al bando, dunque, dovrebbero venir messi contratti degradanti ed umilianti quali il contratto di lavoro intermittente o i vari contratti di lavoro interinale).
► CONTRATTO UNICO E RIFORMA DEL LAVORO
Ben pi๠delicato, d’altro canto, apparirebbe il tema della flessibilità in uscita che, sino ad oggi, si sarebbe scontrato contro la ferma opposizione, di tutte le sigle sindacali, all’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
SOCIETA’ SEMPLIFICATA E RIDUZIONE DEL PERIODO DI TIROCINIO
Sul fronte, importantissimo, dei nuovi impulsi alla nuova imprenditorialità , fondamentale per la ripresa economica della nostra nazione, il Governo Monti avrebbe elaborato due strumenti grazie ai quali chiunque, qualora lo desideri, possa avviare una qualsiasi impresa nel minor tempo e con il minor costo possibile.
Ci stiamo riferendo sia alla SSRL, altrimenti detta Società Semplificata a Responsabilità Limitata, che alla riduzione del periodo di praticantato, manovre che, ognuna a proprio modo, garantiranno a tutti i giovani la possibilità di cominciare a lavorare senza eccessive spese (nel primo caso) o attese (nel secondo caso) di carattere tecnico – burocratico.