Le istruzioni e i termini di presentazione delle domande sono illustrati dettagliatamente nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n.10/E del 20 marzo 2012.
► SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA DEL 5 PER MILLE
Tra le novità di quest’anno figura l’inserimento tra le attività che possono essere finanziate con la quota del cinque per mille dell’Irpef quelle di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, nonchè la possibilità di ricomprendere negli elenchi gli enti che, pur non avendo assolto in tutto o in parte entro i termini di scadenza agli adempimenti richiesti, provvedano a presentare la domanda di iscrizione e a effettuare le successive integrazioni documentali entro il 30 settembre. In questo caso, tuttavia, deve essere versata a titolo di sanzione una somma di denaro pari a 258 euro.
Nella circolare sono inoltre indicate nel dettaglio tutte le scadenze previste per l’iscrizione e per gli altri adempimenti richiesti, distinte in base alle tipologie di soggetti destinatari del contributo del cinque per mille. I termini previsti per l’iscrizione, in particolare, sono: 7 maggio 2012 per gli enti di volontariato e per le associazioni sportive dilettantistiche; il 30 aprile 2012 per gli enti della ricerca scientifica e dell’università e per gli enti della ricerca sanitaria. Per quanto riguarda le attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici si rimanda alle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dall’art. 23, comma 46, del decreto-legge n. 98 del 2011.
L’agenzia delle Entrate, in particolare, si occupa solo della predisposizione degli elenchi degli enti del volontariato e delle associazioni sportive dilettantistiche. In questi casi l’iscrizione deve essere effettuata esclusivamente per via telematica, direttamente dai soggetti abilitati ai servizi telematici in possesso di pin code oppure attraverso intermediari abilitati.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca gestisce invece gli elenchi degli enti della ricerca scientifica e dell’università , mentre il Ministero della Salute si occupa della predisposizione dell’elenco degli enti della ricerca sanitaria.