Tale imposta, ricordiamo, deve essere corrisposta da ciascun passeggero che usufruisce del servizio direttamente al vettore, che provvederà poi successivamente a versarla all’erario. Il tributo èpari a 100 euro se il tragitto non supera i 1.500 chilometri e a 200 euro se invece supera tale soglia.
► MODALITà€ DI PAGAMENTO IMPOSTA SU AEREI PRIVATI
In base a quanto disposto dalla risoluzione, dunque, per effettuare tale pagamento dovrà essere indicato il codice tributo “3379“, mentre i codici “8937” e “1932” dovranno essere utilizzati, rispettivamente, per la sanzione e gli interessi dovuti in caso di ravvedimento.
Per quanto riguarda la compilazione del modello, nella sezione “contribuente” andranno indicati i dati anagrafici di chi effettua il versamento; nella sezione “erario ed altro” dovrà essere indicata la lettera “R” nel campo “tipo”; il numero dei passeggeri per singola tratta seguito dalla lettera “A” (per tratte fino a 1.500 chilometri) o dalla lettera “B” (per le percorrenze pi๠lunghe) nel campo “elementi identificativi”; negli ultimi quattro spazi devono essere inseriti il giorno e il mese di effettuazione del servizio; nel campo “codice” il codice tributo; nel campo “anno di riferimento” l’anno del trasporto.
Qualora non sia possibile effettuare il pagamento tramite modello F24, èpossibile effettuare un semplice bonifico utilizzando i dati pubblicati sul sito www.rgs.mef.gov.it.