Nella nota diffusa da Palazzo Chigi si legge che dall’esame dell’ipotesi del differimento delle scadenze degli adempimenti tributari e fiscali che interessano i cittadini e le imprese delle aree colpite dal sisma del 20 e 29 maggio scorso si ègiunti alla conclusione che, nonostante sia in atto una ripresa graduale, l’inagibilità di case, studi professionali, locali commerciali e industriali rappresenta per i titolari un’esposizione al rischio di liquidità ancora elevata.
A fronte del via libera arrivato dal Consiglio dei ministri, dunque, il Ministero dell’Economia e delle Finanze nel corso dei prossimi giorni adotterà apposito decreto per la proroga al 30 settembre prossimo dei versamenti sia fiscali che contributivi.
L’ipotesi di prorogare ulteriormente le scadenze fiscali e contributive nelle zone danneggiate dal violento sisma dello scorso maggio, ricordiamo, èstata presa in considerazione dall’esecutivo a fronte del pressing esercitato dai presidenti della regioni colpite dal sisma dopo che una nota interpretativa dell’Agenzia delle Entrate aveva provveduto a fornire le istruzioni operative su due distinti provvedimenti emanati la scorsa estate, creando cosଠuna diversità di trattamento per le scadenze fiscali e per quelle contributive. Con un primo provvedimento (decreto ministeriale del primo giugno) veniva infatti concesso lo slittamento per i versamenti e gli adempimenti tributari fino al 30 settembre, mentre con l’articolo 8 del decreto legge 74/2012 si riconosceva agli adempimenti contributivi una proroga al 30 di novembre. Ora, invece, per entrambe le tipologie di versamento, la scadenza èfissata al 30 novembre 2012.