Prima si procederà a sanare la propria situazione e meno alto sarà il prezzo che dovrà essere pagato. Se si procedere entro 14 giorni dalla commissione della violazione, infatti, bisognerà pagare una sanzione ridotta dello 0,2% per ogni giorno di ritardo.
Se il contribuente provvede a sanare la propria posizione successivamente al 14° giorno ma entro 30 giorni dalla commissione della violazione, paga una sanzione ridotta al 3%. In tal caso, oltre al versamento dell’imposta dovuta o di parte di essa e alla sanzione, occorre versare anche gli interessi legali nella misura del 2,5%. Infine, l’ultimo rimedio èla sanatoria lunga che deve essere posta in essere entro un anno dall’errore e che comporta l’applicazione di una sanzione nella misura del 3,75%, a cui bisogna aggiungere gli interessi legali nella misura del 2,5%.
L’adempimento spontaneo serve quindi oltre che a sanare la propria posizione il prima possibile anche ad evitare che, a seguito di un accertamento delle violazioni di omesso, parziale o tardivo versamento da parte del comune, venga applicata la sanzione edittale del 30% e di eventuali interessi maggiorati fino ad un massimo del 5,5%, in virt๠del potere degli enti locali di aumentare il tasso degli interessi legali fino a tre punti percentuali.