Tra queste figura la possibilità di dedurre i contributi versati fino ad un massimo di 1.549,37 euro all’anno. Gli importi eccedenti, invece, non possono essere dedotti, di conseguenza non andranno indicati nella dichiarazione perchènon rilevanti.
Per poter beneficiare della deduzione dei contributi occorrerà consegnare una copia della ricevuta del versamento al professionista incaricato della trasmissione del modello 730 o del modello Unico.
Inoltre, la normativa vigente prevede la possibilità di portare in detrazione le spese sostenute per i lavoratori domestici addetti all’assistenza personale di soggetti non autosufficienti, ovvero di soggetti che non risultano in gradi di compiere quelli che sono considerati semplici atti di vita quotidiana. In particolare, sono considerati non autosufficienti i soggetti che non sono autonomi nell’assumere alimenti, nell’espletare funzioni fisiologiche, nel provvedere all’igiene personale, nel deambulare e nell’indossare gli indumenti, circostanza che dovrà essere comprovata da certificazione medica.
Tale detrazione èconsentita solo nel caso in cui il reddito complessivo del contribuente che sostiene tali spese non sia superiore a 40.000 euro e spetta nella misura del 19% delle spese sostenute, fino ad un importo non superiore a 2.100 euro per contribuente, a prescindere dal numero dei soggetti a cui si riferisce l’assistenza. Nel caso in cui le spese siano state sostenute da pi๠soggetti, il limite massimo di 2.100 euro deve essere ripartito tra coloro che hanno sostenuto la spesa. In tal caso al professionista incaricato della trasmissione della dichiarazione dei redditi dovranno essere consegnate le ricevute delle retribuzioni versate, opportunamente firmate.