I codici tributo sono diversi a seconda del modulo che il contribuente deve utilizzare per effettuare il pagamento. In particolare, qualora il versamento debba essere effettuato con modello F24, il codice da utilizzare è3925 per la quota calcolata secondo l’aliquota ordinaria dello 0,76% e 3930 per l’eventuale incremento deciso dal comune in cui èsituato l’immobile.
Al riguardo ricordiamo che la normativa attualmente in vigore consente ai comuni di incrementare l’aliquota fino ad un massimo di 0,3 punti percentuali. In questo caso il gettito derivante da tale maggiorazione sarà destinato a beneficio dell’ente territoriale.
Nel caso in cui, invece, il pagamento dell’Imu debba essere effettuato attraverso il modello F24 EP, occorre utilizzare il codice tributo 359E per l’importo calcolato con l’aliquota standard e 360E per l’addizionale decisa dal comune.
I due codici tributo 3925 e 359E saranno utilizzati anche per i fabbricati rurali ad uso strumentale classificati nel gruppo catastale D, mentre per tali immobili non sarà invece possibile utilizzare i codici 3930 e 360E, non essendo prevista in questo caso la facoltà del comune di incrementare la relativa aliquota. Per i fabbricati rurali ad uso strumentale diversi da quelli classificati nel gruppo catastale D occorre invece utilizzate i codici tributo 3913, istituito con risoluzione 35/E del 2012, e 350E, istituito con risoluzione 53/E del 2012.