Dal 1° gennaio di quest’anno sono variati i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione del pagamento degli assegni familiari 2012-2013, oltre ai limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni nei confronti di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
I dati da osservare sono quelli pubblicati dall’Istat riguardo l’indice dei prezzi al consumo, risultato che la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo èdel 3 per cento, variazione che modifica anche gli standard per ottenere l’assegno mensile.
L‘assegno familiare viene emesso in base al reddito del nucleo stesso e si èsoggetti ad un’analisi che prevede la considerazione della prima abitazione, dei redditi soggetti all’IRPEF, le borse di studio, le pensioni per invalidi ed anche i proventi da investimento. Il nucleo familiare deve essere composto dal richiedente e dal coniuge e da un numero variabile di figli minorenni o maggiorenni inabili.
L’assegno spetta al familiare a carico, cioècolui che ha redditi non superiori ad un determinato importo e si considerano familiari a carico:
- il coniuge solo se il richiedente ètitolare di pensione a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi,
- i figli con meno di 18 anni,
- apprendisti o studenti di scuola media inferiore (fino a 21 anni),
- universitari (fino a 26 anni e nel limite del corso legale di laurea),
- inabili al lavoro,
- i familiari di cittadini stranieri residenti in determinati Paesi.
Il soggetto richiedente deve recarsi al Comune di residenza portando anche la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) contenente la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare per il calcolo dell’ISE, stabilito in base alle tabelle INPS.