Uno studio effettuato dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza ha analizzato la situazione delle cambiali e dei protesti in Italia. In generale si assiste ad un netto aumento del valore dei protesti in tutto il territorio nazionale.
In particolare l’analisi rileva come l’aumento di questo dato non si limiti alla zona meridionale del paese, ma sia omogeneo in tutte le zone di Italia. Dall’analisi della  Camera di Commercio di Monza e Brianza si puಠinfatti notare come l’aumento del valore dei protesti delle cambiali attraversa tutta l’Italia.
Una situazione limite èad esempio quella di Avellino: nella città campana il valore èaumentato del 354,2% solo nell’ultimo anno. In valore assoluto il valore ha quindi raggiunto quota 47.171.565,21 euro. Ma dopo la incredibile performance di Avellino, la seconda posizione spetta a Ravenna: la città romagnola ha visto un incremento pari al 251,5%, che in valore assoluto ammonta alla cifra di 16.558.012,37 euro.
Nella città veneta di Belluno invece l’aumento del valore dei protesti delle cambiali èpari al 155,5%, percentuale che ammonta alla cifra di 1.362.663,38 euro.
La medaglia di legno spetta invece ad un’altra città dell’Emilia-Romagna, ovvero a Ferrara, che vede un aumento del valore dei protesti pari al 76,3%, che ammonta quindi a 4.043.943,63 euro. A sorpresa la quinta posizione viene presa dalla tranquilla cittadina friulana di Udine, con un aumento pari al 71,1%, che in valore assoluto ammonta a 5.037.507,92 euro.
Un’analisi che riflette l’attuale situazione economica del paese, con una crisi che dilaga ovunque e che crea problemi di insolvenza tra privati. L’analisi condotta dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza si èbasata su una serie di dati Repr.
I dati sono stati pubblicati durante questa settimana e sono quindi aggiornati alla fine del passato agosto. Dal rapporto emerge infatti che tra gennaio e agosto 2013 sono state protestate ben 640mila cambiali in Italia.