Sembrano non cessare le brutte statistiche e report che arrivano sull’economia italiana. Un altro dato preoccupante emerge dalla classifica stilata dalla Banca Mondiale nell’ambito del rapporto “Doing Business 2014â€. La notizia, nonostante negativa, vede perಠl’Italia migliorare di alcune posizioni rispetto all’anno scorso, ma la nostra posizione in classifica ci vede nella zona bassa tra i paesi europei.
Fare impresa in Italia infatti èpi๠conveniente solo rispetto a tre altri paesi europei, rispettivamente Grecia, Romania e Repubblica Ceca. Solo questi tre paesi riescono infatti  a fare peggio di noi.
L’Italia riesce a passare dal 73esimo posto in classica del 2012 al 65esimi di quest’anno. Il balzo di otto posizioni ègiustificato dalla serie di riforme mirate alla semplificazione che sono state varate durante i Governi Monti e Letta. Il dato, seppure migliore dell’anno scorso, non ècomunque incoraggiante. Risulta pi๠facile fare impresa in paesi come Ruanda, 32esima posizione, Armenia, 37esima, Botswana, 56esima e isole Toga, 57esima. Dati che fanno riflettere sullo stato della nostra economia e su quanto sia difficile agganciare la crescita se la situazione rimane cosଠcome èadesso.
L’Italia risulta la peggior in Europa per quanto riguarda gli adempimenti fiscali e le scadenze. Ci troviamo addirittura in 138esima posizione su 189 paesi. Altra classifica che ci vede fanalino di coda èovviamente quella sulla tassazione, quella italiana risulta quella tra le pi๠alte al mondo. Dal rapporto della Banca Mondiale emerge infatti che un’impresa italiana effettua 15 pagamenti all’anno, impiega 269 ore di lavoro e paga di tasse circa il doppio della media Ocse, ossia il 65% del reddito prodotto, tra imposte su utili, sui consumi, oneri contributivi e sociali.
Dallo studio emerge infatti che il miglioramento generale in classifica dell’Italia viene determinato da una serie di fattori. Ne sono stati identificati nello specifico tre, che sono i seguenti:
- registrazione della proprietà , che ci vede fare un balzo dalla posizione 54 alla 34
- efficacia dei contratti, dalla posizione 140 alla 103
- commercio con l’estero, dalla posizione 58 alla 56
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