Una notizia molto importante per l’Italia e per la tutela dei suoi prodotti con marchio “Made in Italy” giunge da Bruxelles. Proprio negli scorsi giorni la commissione europarlamentare per il mercato interno ha approvato in aula una proposta di regolamento inerente la sicurezza dei prodotti. La sessione ha visto 27 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astenuti.
Una notizia molto importante, che era aspettata soprattutto dall’Italia, una delle nazioni che ha il maggior numero di prodotti da tutelare. La nuova proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti ha introdotto infatti all’articolo 7 la nozione di indicazione di origine, sopratutto per quanto riguarda il tema delle importazioni dai paesi terzi.
E’ stato quindi respinto il tentativo di cancellazione del suddetto articolo. La votazione ha infatti bocciato proprio una richiesta di modifica della normativa presentata da parte del gruppo dei liberali e dai conservatori britannici. La cancellazione dell’articolo 7 avrebbe infatti annullato l’obbligo dell’apposizione della dicitura “Made in”.
La risposta da parte della Commissione Europarlamentare èstata forte e compatta, infatti sono stati ben 27 i voti che hanno respinto l’emendamento e mantenuto quindi l’articolo 7 del nuovo regolamento sulla sicurezza dei prodotti. Il merito della azione politica èda attribuire alla collaborazione tra gli  eurodeputati italiani di appartenenti a tutti i gruppi politici, che sono riusciti a tenere botta ad un importante articolo per la nostra nazione.
La proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti di consumo andrà ad abrogare e a sostituire due precedenti direttive europee. Il nuovo regolamento èstata presentato dalla Commissione Europea lo scorso 13 febbraio per iniziativa del nostro connazionale Antonio Tajani con il ruolo di commissario all’industria. In particolare l’articolo 7 prevede che i fabbricanti e gli importatori appongano sui prodotti un’indicazione del paese d’origine del prodotto; in alternativa nel caso in cui le dimensioni o la natura del prodotto non lo consentano, l’indicazione dovrà essere apposta sull’imballaggio oppure su un documento di accompagnamento del prodotto.
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