A partire dallo scorso 30 giugno 2014 tutti gli artigiani, i commercianti e i liberi professionisti sono obbligati ad accettare i pagamenti elettronici effettuati attraverso l’utilizzo di carte di credito, carte di debito e bancomat per importi che abbiano un valore superiore ai 30 euro. Tale modalità di pagamento, tuttavia, in Italia ancora non èmolto diffusa ma i nostri connazionali sembrano essere ancora molto legati al contante.Â
Eppure l’Italia, il nostro paese, almeno dalle ultime statistiche rilasciate dal MEF sembra essere uno dei paesi pi๠sicuri in merito all’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, pi๠sicuro in assoluti di paesi come il Regno Unito, la Francia o l’Australia in cui il numero delle frodi èdecisamente pi๠alto.
>Â La metà dei negozi italiani resta aperta in estate a causa della crisi
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti rilevato che nel corso del 2013 il numero delle frodi rilevate sull’uso degli strumenti di pagamento elettronici èpassato dallo 0,017 per cento allo 0,019 per cento, in aumento dal 2012, anche se nei paesi citati, in cui si compra con il denaro elettronico anche il caffè il giornale, le cifre raggiungono livelli ben pi๠elevati, come lo 0,074 per cento nel Regno Unito, lo 0,069 in Francia e lo 0,48 in Australia.
>Â Cresce il numero delle imprese cinesi presenti in Italia
Artigiani commercianti e liberi professionisti, cioèla maggior parte degli imprenditori italiani, possono cosଠdormire sonni tranquilli in merito all’utilizzo e all’accettazione di POS e carte di credito e di debito nel nostro paese e dire addio al contante che oggi èancora lo strumento di pagamento pi๠impiegato.