Il settore dell’edilizia èstato uno dei pi๠colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni, ma nel 2014 il suo livello di salute non appare ancora sufficientemente adeguato. Continua, infatti, anche negli ultimi 12 mesi la sofferenza dell’interno comparto, con una serie di fenomeni che mettono in luce quanto si sia ancora lontani da una possibile ripresa.Â
I dati arrivano da uno studio compiuto dalla Confartigianato, che ha rilevato come tra il mese di giugno 2013 e il mese di giugno 2014 le aziende attive in questo settore siano diminuite dell’1,7 per cento, mentre sempre nell’ultimo anno le imprese edili artigiane sono calate del 2,9 per cento.
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E alla chiusura delle aziende del settore edile e delle imprese ad esse collegate non poteva che tenere dietro anche la diminuzione dei posti di lavoro nel settore. Gli occupati sono diminuiti del 4,8 per cento nel corso dell’ultimo anno e i lavoratori impegnati nel settore sono arrivati ad essere 1.496.920 unità .Â
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Chiusura delle imprese e disoccupazione non completano perಠancora l’intero quadro. La situazione delle aziende edili in Italia èmessa in crisi anche dalla attuale morsa del credito. Per il settore la concessione di finanziamenti nel giro di un anno ècalata del 10,8 per cento contro una media del 6,8 per cento generale, mentre i prestiti che vengono di norma concessi hanno tassi di interesse pi๠alti di quelli della media.
I valori medi si aggirano infatti intorno a 7,21 per cento contro un valore del 6,48 per cento registrato in genere.