Per molti lavoratori dipendenti italiani potrebbe verificarsi a dicembre l’inopportuna necessità di restituire allo stato il bonus Iperf, ovvero l’agevolazione erogata a partire dal mese di maggio 2014 al fine di abbassare la pressione fiscale. Questa circostanza potrebbe materializzarsi in particolare per tutti quei lavoratori che hanno pi๠contratti in essere, hanno un reddito annuo oscillante tra i 24 mila euro l’anno e i 26 mila euro e sommano altre fonti di reddito, oppure sono soggetti ad avere un reddito presunto pi๠variabile di altre categorie di lavoratori.Â
Ma quali sono le regioni ultime che portano al verificarsi si questo fenomeno? La causa ultima della possibile restituzione deve essere rintracciata nelle modalità con cui l’agevolazione viene stabilita ed erogata. Ecco quindi su quali basi viene calcolato ed erogato il sospirato bonus Irpef della busta paga.
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La normativa che regola il bonus IREPF èil decreto legge 66 – 2014, sulla base del quale il bonus viene erogato a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati, dunque anche ai cosiddetti co.co.pro, che percepiscono un reddito compreso tra gli 8.145 – al di sotto dei quali stanno gli incapienti –  e 24 mila euro lordi, senza l’aggiunta di redditi di origine immobiliare o investimenti. Costoro hanno diritto a ricevere il bonus Iperf in forma completa, cioè80 euro al mese fino alla fine del 2014.Â
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Coloro che invece nel corso dell’anno percepiscono un reddito superiore ai 24 mila euro percepiscono il bonus in forma ridotta, nella misura di un calo di 4 euro per ogni cento euro al di sopra della soglia. L’incentivo puಠcosଠarrivare persino ad annullarsi.