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Compilare il modello l1 – 2°

modulistica

Proseguendo nella compilazione del Modello I1, occorre prestare attenzione al quarto riquadro, dove occorre indicare la ditta che si intende impiegare.

Questa èdefinita come la denominazione con cui l’impresa si presenta nei confronti dei terzi, e che dovrà  comparire nelle fatture e in ogni altro documento emesso o riferito all’impresa.

La ditta deve essere caratterizzata da verità  e novità .

Il principio di verità  comporta che in essa compaia almeno il cognome, o la sigla dell’imprenditore.




Ciಠsignifica che l’impresa del signor Mario Rossi dovrà  contenere nella ditta una delle seguenti diciture: “Rossi”, “Ma.Ros.”, “Ros.Ma.”.

Il principio di verità  subisce una deroga qualora l’azienda passi in altre mani: gli eredi o il cessionario possono mantenere la ditta originale (in caso di cessione serve perಠil consenso del cedente).

Oltre a quest’informazione inderogabile, la ditta puಠcontenere ogni altra parola, anche di fantasia, purchè non sia tale da ingannare i terzi sull’attività  svolta: la pasticceria del signor Rossi non potrà  mai avere come ditta “Mobilificio di Mario Rossi”.

La ditta, inoltre, non puಠcontenere espressioni contrarie all’ordine pubblico e al buon costume.

Secondo il principio di novità , invece, non si puಠusare una ditta uguale o comunque molto simile a quella di un’altra impresa esistente, tale che per l’attività  svolta o il mercato in cui si opera il terzo in buona fede possa essere tratto in confusione.

In caso di eccessiva similitudine fra due ditte, sarà  l’imprenditore che l’ha registrata per seconda a dover modificare la propria per differenziarla
.

àˆ da notare che la ditta, come gli altri segni distintivi dell’azienda, ètutelata dalle norme sulla concorrenza sleale.

Percià², chi utilizza una ditta già  propria di altra impresa puಠessere chiamato non solo a modificare la propria ma anche a risarcire gli eventuali danni subiti dal concorrente.

Giuseppe