L’indicatore della situazione economica equivalente, conosciuto come ISEE, èuno strumento utile alle famiglie per l’accesso ad alcune prestazioni agevolate. In base alle modifiche che sono introdotte in questo strumento èpossibile rientrare oppure essere esclusi da un certo gruppo di prestazioni.Â
L’ISEE ècambiato e a spiegare qualcosa sul nuovo indicatore ci ha pensato direttamente l’INPS con la circolare 171/2014. Il Dpcm ha abrogato la precedente disciplina sull’indicatore della situazione economica equivalente e le nuove norme saranno valide a partire dal primo gennaio 2015.
àˆ stato aggiornato anche il modello Dsu che èstato approvato il 7 novembre 2014 con un apposito decreto ministeriale. L’obiettivo generale della riforma dell’ISEE ènell’ottimizzazione dei criteri selettivi delle famiglie per dare spazio a quelle che hanno carichi molto gravosi e possono essere divise sulla base del tipo di prestazioni e della ridefinizione dei benefici. In pi๠con questo nuovo ISEE dovrebbero essere stati rafforzati anche i controlli.
Non ci saranno informazioni duplicate tra l’INPS e l’Agenzia delle Entrate. I dati saranno acquisiti dal sistema informativo dell’INPS oppure saranno autodichiarati dal richiedente. Non ci sono modifiche sulla definizione del metodo di calcolo dell’ISEE e nemmeno nel rapporto tra l’ISE e la scala di equivalenza. Cambia invece il concetto di ISE che diventa la somma dei redditi e di una quota pari al 0 per cento dei patrimoni immobiliari e mobiliari di tutto il nucleo famigliare.
Per tutti i motivi e gli obiettivi indicati ci saranno dunque tre format di ISEE: quello standard ordinario, oppure quello per le università , oppure ancora quello sociosanitario.Â
Il primo calcola le situazioni normali oppure ordinarie, mentre nel secondo caso si cerca di tenere in maggiore considerazione se lo studente non risiede con la famiglia. Per le prestazioni sanitari si potrà scegliere un nucleo ristretto rispetto a quello standard in modo da mettere nel conto meno redditi.