Le famiglie degli italiani disabili si sono unite per presentare un ricorso al TAR rispetto all’ISEE, il muovo indicatore della situazione economica equivalente. Il TAR ha accolto le richieste e dichiarato illegittimo l’ISEE 2015. Vediamo i termini della diatriba.Â
Il nuovo ISEE 2015 èntrato in vigore un mese e mezzo fa il 1° gennaio 2015 ma cosଠcom’èstato formulato, secondo il TAR del Lazio èillegittimo. L’articolo 4 del DPCM 159/2013 che istituisce il nuovo indicatore della situazione economica equivalente deve essere rivisto, se non integralmente almeno per quello che riguarda il reddito complessivo delle famiglie nel quale non devono essere conteggiate le indennità e le pensioni percepite dai soggetti disabili.
Il problema èstato sollevato dalle associazioni dei disabili UTIM e Associazione Promozione Sociale che avevano fatto notar questo squilibrio già nell’aprile del 2014, presentando ricorso al TAR contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio dei Ministri ha accettato le critiche e le proteste con le sentenze nn. 2454/15 – 2458/15 – 2459/15.
Da adesso quindi le pensioni di invalidità , cosଠcome le indennità di accompagnamento non dovranno essere inserte nei redditi che contribuiscono al calcolo dell’ISEE. La revisione ha come obiettivo quello di non penalizzare le fasce pi๠deboli della popolazione e quello di dimostrare che i rimborsi percepiti dai disabili non sono una fonte di ricchezza.
In base a questa evoluzione normativa, adesso il Governo dovrà correggere la norma per adeguare il sistema a quanto stabilito dal TAR, a meno che il Consiglio dei Ministri non decida di presentare ricorso con questa decisione ma l’ipotesi èmolto remota.