Qualche stralcio interessante di un’intervista che èstata pubblicata da Le Formiche, dedicata a Matteo Achilli, il giovane romano che ha creato un social utile e alternativo a Facebook.Â
Un ragazzo romano di diciannove anni ha una buona idea: realizzare un portale per aiutare le persone a trovare lavoro con un potente algoritmo. I soldi sono pochi, ma la voglia ètanta. Raduna un po’ di amici e dopo un anno di duro lavoro, sfruttando il poco tempo libero disponibile dopo la scuola, terminano la prima versione del sito.
Nel primo primo giorno di attività Egomnia supera imprevedibilmente i 1.000 iscritti, 20 aziende aderiscono e il server riceve 10 attacchi informatici, tutti respinti al mittente dagli increduli giovani fondatori. Passano soli 30 giorni e il sito raggiunge quota 15mila iscritti e supera le 100 aziende aderenti.

 A pochi mesi di distanza, il sito tocca la cifra record di 200mila iscritti, 630 sono le aziende che hanno inaugurato una propria vetrina virtuale e il fatturato tocca i cinque zeri. Egomnia diventa una delle maggiori realtà italiane nel mercato delle risorse umane.
A fine 2013 Egomnia ha anche realizzato il suo primo spot aziendale: un cartone animato che racconta in 3 minuti l’avventura della società e del suo fondatore. Lo spot si intitola “Storia di uno Zuckerberg Italianoâ€, sulla scorta del soprannome dato a Matteo dalla rivista Panorama Economy.
La particolarità che differenzia Egomnia dagli altri social network per la ricerca di lavoro èil potente algoritmo che, valutando il curriculum del candidato, condensa l’esperienza della persona in un punteggio e un ranking, visibile alle aziende in cerca di personale.
“L’idea mi èvenuta nell’ultimo anno di liceo quando dovevo, cosଠcome i miei compagni, scegliere l’università e si guardava molto alla posizione che l’università stessa aveva nelle classificheâ€, racconta Achilli.