Una cattiva notizia dopo l’altra e le finanze dello Stato si riducono un colabrodo da cui fuoriescono tutti i soldi che il governo avrebbe dovuto utilizzare per fare le riforme. La Commission Europea infatti ha bocciato un’altra norma della Legge di Stabilità 2015.Â
Fino a quando ad essere chiamati in causa sono stati gli errori di altri, vedi il blocco dell’indicizzazione delle pensioni voluto dalla Legge Fornero, si èdata estrema pubblicità all’argomento, facendo notare gli sforzi e i miracoli cui èchiamato l’attuale Esecutivo.
Sembra perಠche sotto i riflettori si debbano mettere anche alcuni errori del Governo che si èvisto bocciare dalla Commissione Europea una norma della Legge di Stabilità ed ora ha bisogno di racimolare un po’ di soldi. Renzi ha promesso subito di compiere anche questa missione senza aumentare il prezzo della benzina.
Il Governo Renzi aveva inserito nella Legge di Stabilità 2014 una norma sul reverse charge, applicando il quale si sarebbero generati ben 728 milioni di euro di nuove entrate per il Governo entro il 2015. La Commissione Europea ha bocciato questa norma perchècosଠcome il nostro governo l’ha formulata ècontraria alle norme europee. Nella pratica adesso c’èun buco di 728 milioni di euro, soldi che erano stati considerati disponibili per le riforme.
Come andare oltre? Il Governo in modo precauzionale aveva inserito una clausola di salvaguardia nella Legge di Stabilità dicendo che nel caso fosse arrivata proprio la bocciatura della Commissione UE, si sarebbero bypassato il gettito mancante con l’aumento dell’accise sulla benzina. A “Bersaglio Mobile”, su La7, Renzi ha promesso di trovare un’altra soluzione senza ricorrere alla clausola di salvaguardia.
Il reverse charge sarebbe stato esteso alla GDO con il solito passaggio del pagamento dell’IVA dal venditore all’acquirente. Una soluzione ininfluente per il consumatore che avrebbe garantito una specie di “prestito” forzoso allo stato da parte dei fornitori della GDO.