La NASPI èil nuovo sussidio di disoccupazione che sostituisce tutti i precedenti, quindi ASPI e Mini-ASPI. Si tratta di un trattamento unico che ha caratteristiche diverse rispetto a quelle delle misure in vigore prima del primo maggio 2015. Vediamole insieme.Â
La NASPI èattiva dal primo maggio 2015 e potrà essere elargita al massimo per 2 anni. La regola di base, infatti, èche il sussidio sia erogato per la metà dei mesi lavorati negli ultimi 4 anni. Se un lavoratore in 4 anni ha cumulato 12 mesi di lavoro, vuol dire che avrà diritto a 6 mesi di disoccupazione.
Esaurita la questione “temporale” bisogna chiarire anche l’importo del sussidio: come viene calcolato? Per quanto tempo resta immutato?
L’assegno di disoccupazione NASPI èpari al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni. In pi๠a partire dal quarto mese in poi c’èuna riduzione dell’assegno del 3% per ogni mese. In questo modo èvidente che ad essere penalizzati saranno coloro che vogliono ottenere il sussidio per un tempo pi๠lungo. Sempre rispetto all’importo della NASPI c’èda dire che èprevista una ulteriore quota del 25% del differenziale tra l’importo soglia (1195 euro) e la retribuzione mensile con un tetto massimo di 1.300 euro.
Facciamo l’esempio di un lavoratore con un reddito di 1500 euro lordi che perda il lavoro. Ha diritto inizialmente a 972,5 euro che dopo un anno scendono a circa 740 euro al mese, per scendere ancora dopo un anno e mezzo ad un’indennità lorda di 615,84 euro, ovvero il 41,06 per cento del reddito di cui si godeva al momento della perdita del lavoro.
Se si gode dell’assegno per 2 anni, per 104 settimane, l’importo dell’assegno continuerà a ridursi sino a 512 euro, ovvero il 34,2% del reddito lordo del lavoratore prima della perdita del lavoro.