Abbiamo già indicato in un precedente articolo alcuni sistemi per accedere alla pensione anticipata attraverso l’opzione donna, la contribuzione volontaria, il riscatto oneroso e una serie di disposizioni specifiche per il settore privato. Ecco altri due modi per arrivare al pensionamento un po’ prima del “dovuto”.Â
Esistono delle agevolazioni contributive riconosciute a domanda per i lavoratori con una invalidità pari o superiore al 74%. In tal caso il lavoratore ha diritto ad un abbuono contributivo pari a 2 mesi per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, entro un massimo di cinque anni.
Il riconoscimento della maggiorazione ègratuito ma il lavoratore deve fare una specifica domanda all’Inps. Questo tipo di abbuono incide soltanto sul diritto alla pensione e non sulla quantità dell’assegno pensionistico. Chi ha una invalidità pari o superiore all’80% ed èun lavoratore dipendente del settore privato puಠinoltre uscire a 55 anni se donna o a 60 anni se uomo unitamente a 20 anni di contributi. In alternativa se si ha una invalidità dalla quale risulti una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo unitamente ad almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 nel quinquennio antecedente la domanda si puಠchiedere l’assegno ordinario di invalidità .
Da tenere a mente ci sono anche una serie di strumenti che consentono di dare valore ai contributi in pi๠casse. Se un lavoratore, ad esempio, èiscritto a pi๠gestione previdenziali, puಠcumulare gratuitamente questi contributi al fine di avere un’unica pensione, ma soltanto nel caso in cui si parli di pensione di vecchiaia.
Questo cumulo ègratuito èha il vantaggio di lasciare inalterato il sistema di calcolo applicabile in base alle anzianità maturate.