Siamo arrivati ad un punto davvero importante della legislazione del nostro Paese perchè una sentenza del TAR ha dato ragione ad ACEA che intendeva interrompere l’erogazione del servizio idrico a cittadini morosi della provincia di Frosinone.Â
Quello che èsuccesso èsemplice. Dei cittadini in difficoltà economica, ancora da provare, hanno smesso di pagare le bollette dell’acqua per questo ACEA che gestisce il servizio idrico, ha deciso d’interrompere l’erogazione dell’acqua ai cittadini morosi. Un sevizio essenziale che – una volta interrotto – crea un grave disagio nei cittadini.
Ma la morosità èstata giudicata prioritaria e a niente èservizio l’intervento dei sindaci per spiegare le condizioni economiche dei cittadini coinvolti in questa situazione. In pratica la morosità non ha scampo. Si potrebbe adesso creare un precedente nel nostro Paese con questa ammissione di non ingerenza delle amministrazioni locali nella fornitura dei servizi essenziali come quello idrico ai cittadini. Spiega bene Repubblica.it
Detto in altri termini, se non hai pagato le bollette, èlecito che venga sospeso il servizio anche se un sindaco èintervenuto con una ordinanza che tiene conto della situazione economica dell’utente.
Lo ha stabilito il tribunale amministrativo del Lazio, i cui giudici hanno accolto un ricorso di Acea Ato 5 contro i comuni di Cassino, di Alatri e di Torrice in provincia di Frosinone. Con una sentenza appena pubblicata, il giudice amministrativo ha chiarito che un sindaco non puಠintervenire con l’ordinanza per vietare al gestore idrico l’interruzione della fornitura nei confronti di singoli utenti morosi, perchèsi realizza in questo caso uno “sviamento di potere” che vede il Comune, “estraneo ai rapporti gestore-utente”; nèpuಠimpedire l’attuazione dei rimedi previsti dalla legge per interrompere la somministrazione di acqua a utenti morosi e “ciಠa prescindere dall’imputabilità di siffatto inadempimento a ragioni di ordine sociale” conclude il Tar.