Un articolo molto lineare dell’Ansa riepiloga i punti essenziali del rapporto di Bankitalia dedicato ai prestiti e ai finanziamenti che evidenzia come i rischi per i cittadini consumatori si siano progressivamente ridotti.Â
Anche se moltissimi giovani hanno difficoltà a raggiungere l’autonomia economica, anche se l’Istat segnala una difficoltà nelle spese delle famiglie, chi chiede un prestito oggi corre meno rischi che in passato.
“L’aumento del reddito disponibile e i bassi tassi di interesse rafforzano le condizioni finanziarie, già solide, delle famiglie”. CosଠBankitalia nel rapporto sulla Stabilità Finanziaria, spiegando che “si riduce la vulnerabilità anche delle fasce pi๠deboli e l’indebitamento rimane basso, pur in presenza di una forte ripresa dei mutui immobiliari”.  “Le famiglie che hanno contratto mutui stanno alleggerendo il peso del servizio del debito attraverso diverse forme di rinegoziazione dei prestiti che, nei primi nove mesi, hanno interessato oltre il 5% delle consistenze in essere alla fine del 2014 (1,3% nello stesso periodo dell’anno scorso)” CosଠBankitalia, spiegando che la quota dei nuovi mutui concessi a tasso fisso “èlevata rispetto al passato” (44% nella media dei primi nove mesi), ma in termini di consistenze la quota di prestiti a tasso fisso èancora limitata, attorno al 26%.
Per l’anno prossimo le prospettive sono incoraggianti
In 2016 ritorno crescita prestiti banche – I prestiti bancari al settore privato torneranno a crescere nella prima metà del 2016 grazie “all’uscita dalla recessione”. E’ quanto stima la Banca d’Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria, secondo cui tuttavia, “se valutato in rapporto al prodotto interno lordo, tale credito rimane tuttavia assai inferiore ai valori medi di lungo periodo”.