I saldi invernali, come di consueto, partiranno a ridosso dell’Epifania ma ci sono regioni che anticipano la stagione degli sconti anche al giorno successivo al Capodanno. Secondo Confimprese la scelta delle solite date èanacronistica e scatta l’allarme per il disappunto dei negozianti.Â
Leggiamo la protesta dei negozianti attraverso la chiave di lettura proposta da Confimprese che si èposta, ovviamente, dall’altra parte della vetrina, tra coloro che devono inaugurare gli sconti imperdibili prima di accogliere in negozio le prossime collezioni.
A un mese dalla partenza dei saldi, fissata dalla Conferenza delle Regioni per il 5 gennaio, Confimprese lancia l’allarme.
“Chi comprerà a prezzo pieno il 2 gennaio? – dichiara Francesco Montuolo, vice presidente Confimprese -.Buona parte degli italiani sarà ancora in vacanza durante il fine settimana del 2 gennaio, perciಠnon ha alcun senso far partire i saldi invernali il martedଠ5, quando èrisaputo che commercialmente i negozi registrano gli incassi maggiori, dal 23 al 25% del totale settimana, proprio sabato e domenica”.
Usciamo dalla miopia che ci contraddistingue e guardiamo a ciಠche succede all’estero, dove i saldi si concentrano subito dopo Natale. In Inghilterra – ha aggiunto – partono il 26 dicembre, in Belgio il 3 gennaio, ma se l’inizio dei saldi cade di domenica, i commercianti possono avviarli il giorno precedente. In Germania durano solo due settimane, perchè noto che durante i saldi le battute di cassa, pari al 50%, si concentrano nei primi 15 giorni”.