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Bce: Italia rischia di sforare conti anche con flessibilità 

“L’Italia rischia di incappare in un significativo scostamento dai requisiti europei sui conti pubblici anche qualora si decidesse in primavera di accordarle maggiore flessibilità  al Paese“. àˆ quello che afferma la BCE citando le previsioni della Commissione Europea. La regola sul debito verrebbe sforata sul 2015 e 2016.

Confesercenti parla del problema italiano. Il nostro Paese nonostante la flessibilità  potrebbe sforare i conti.

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“Secondo le informazioni attualmente disponibili – dice la Banca centrale europea – quest’anno vi sarebbe il rischio di un significativo scostamento dai requisiti del braccio preventivo, anche qualora si decidesse in primavera di accordare maggiore flessibilità  al paese. Inoltre, l’Italia non rispetterebbe la regola del debito nè nel 2015 nè nel 2016″.

La Bce nel suo Bollettino scrive anche che: “alla base del rallentamento dei consumi  privati, registrato alla fine del 2015, ha contribuito l’impatto negativo anche degli attentati terroristici di novembre a Parigi. I dati di inizio anno sembrano indicare che il rallentamento della crescita dei consumi privati dell’ultimo trimestre del 2015 èstato temporaneo”.

“Tassi di inflazione molto bassi o persino negativi – prosegue – saranno inevitabili nei prossimi mesi, in conseguenza degli andamenti dei prezzi del greggio. E’ cruciale evitare effetti di secondo livello assicurando il ritorno dell’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% senza indebito ritardo”.

In realtà  siamo in buona compagnia in questa specie di piccolo baratro. Spiega infatti il bollettino:

Nel recente Fiscal Sustainability Report 2015  (il rapporto sulla sostenibilità  delle finanze pubbliche del 2015) la Commissione europea ha rilevato che “otto paesi dell’area euro, ovvero Belgio, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Slovenia e Finlandia sono esposti a rischi elevati per la sostenibilità  del bilancio pubblico nel medio periodo, dovuti soprattutto agli alti livelli del debito e/o a cospicue passività  implicite””.