Un’analisi del contesto italiano che induce a pensare che il cambiamento dello Stivale non sarà lento ma lentissimo. Il tutto partendo dai costi dell’energia che sono superiori alla media UE quando si parla dell’Italia.Â
Partiamo dalla nota di Confersercenti
“Il mercato dell’energia elettrica e del gas – spiega Confesercenti in una nota – èin grande fermento. Le piccole e medie imprese saranno al centro di un autentico cambio di scenario nel quale dovranno optare tra diverse offerte del mercato libero. Il Governo, infatti, nel DDL concorrenza parla apertamente di una completa liberalizzazione e prevede il superamento della tutela di prezzo nel settore elettrico per le famiglie e le piccole imprese dal 1 gennaio 2018â€.
E poi affrontiamo sempre in base ai dati della Confederazione, i punti essenziali di questo problema “energetico”.
Il costo dell’energia in Italia ètra i pi๠alti d’Europa. Nel nostro Paese i prezzi dell’energia elettrica si confermano superiori a quelli dell’area euro, con differenziali al lordo delle imposte in media fino al +25% per le imprese e il +17% per le famiglie. àˆ quanto emerge da un’analisi condotta da Confesercenti in occasione della seconda edizione dell’Energy Day, la manifestazione organizzata dall’Area Energia Ambiente dell’associazione in collaborazione con Innova Energia, Società energetica del gruppo Confesercenti e che si svolgerà domani 13 aprile.
L’iniziativa rappresenterà un momento importante di confronto per la platea delle imprese, circa 3 milioni e mezzo di aziende (il 50%) che ancora non hanno scelto un fornitore del mercato libero. E che pagano un conto energetico salato: secondo le stime di Confesercenti, nel 2015 un ristorante tipo ha pagato oltre 20mila euro l’anno tra gas e elettricità , un albergo oltre 58mila.