Sempre pi๠donne e sempre pi๠giovani si dedicano all’agricoltura. Soprattutto se si parla del primo settore al Sud e in particolare in Puglia. Ecco i dati e le dichiarazioni sulle ultime statistiche.Â
La Puglia risulta nella top ten nazionale con 85.362 donne imprenditrici, pari al 22% del totale di 377.227 attività imprenditoriali iscritte in Puglia alle Camere di Commercio. Tra queste il 15,7% ègiovane e multifunzionale. àˆ questo il sunto delle statistiche di Caserano Sette che poi continua con un paragone tra la situazione pugliese e quella italiana, prima di lasciare spazio alle dichiarazioni dei rappresentanti della Coldiretti.
Le imprese rosa in Puglia battono dunque la crisi con un andamento superiore alla media nazionale: il saldo positivo complessivo èdel 2,9% nel 2015 rispetto al 2014 (dati Ufficio Studi Unioncamere Puglia) e il divario positivo si deve essenzialmente anche in questo caso al settore agricolo, nel quale si registra un incremento di iscrizioni del 49,3%.
“Le imprese femminili costituite nel 2015 in Puglia rappresentano ben il 23% del totale delle nuove iscrizioni nel Registro delle imprese” commenta la Vice Responsabile Nazionale di Coldiretti Donne Impresa, la pugliese Floriana Fanizza “perchè risultano capaci di adeguarsi alla richieste del mercato e dei consumatori, cambiando, se necessario, addirittura attività produttiva. Le donne, tra l’altro, stanno portando al settore agricolo una notevole carica di fantasia e innovazione, differenziando spesso servizi e prodotti da offrire ai consumatoriâ€.
I dati statistici dimostrano che l’occupazione al femminile in agricoltura non èvista come la semplice perpetuazione di una tradizione o, peggio, come un ripiego occupazionale di scarso pregio.
“Sono poche le donne impiegate in agricoltura che hanno un genitore che opera nello stesso campo” continua il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele “e ciಠvuol dire che non èun lavoro ereditato o un ripiego occupazionale, ma un mestiere scelto. Una scelta portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale. Per una imprenditrice, tra l’altro, l’attività in agricoltura, la cui sede coincide sovente con la residenza familiare, consente di fondere facilmente impegni familiari e professionaliâ€.