Molti consumatori, uno su tre secondo la Coldiretti, non sanno che sta per partire il fermo pesca, un periodo predeterminato di blocco delle attività dei pescherecci che dovrebbe favorire il ripopolamento dei fondali adriatici.
Non sapere che c’èil fermo della pesca vuol dire che si potrebbe gustare un piatto di pesce, spacciato per fresco ma non ancorato alla pesca locale, ovvero con pesce d’importazione. Pi๠di un italiano su tre non conosce il fermo “biologico” che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana. I dati sono stati forniti su un piatto d’argento dall’indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’avvio del fermo pesca che porta al blocco delle attività della flotta da pesca italiana lungo l’Adriatico da Trieste a Rimini per 43 giorni fino al 5 settembre, interessando le regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna.
Quali sono le conseguenze di questo fermo della pesca? Gli intervistati non sembrano preoccupati, infatti:
Il 19% – sottolinea la Coldiretti – ritiene che diminuisca l’offerta di pesce, il 18% non teme nessuna conseguenza, il 12% èpreoccupato per gli eventuali aumenti di prezzo mentre il 9% degli italiani pensa che arriverà pi๠pesce straniero in un Paese come l’Italia che importa durante l’anno pi๠di 2 pesci su 3 consumati.
Come evitare allora le fregature? Per effettuare acquisti di qualità al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca èdunque di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
Calendario del FERMO BIOLOGICO
 Il blocco delle attività prevede un calendario che scatta il 25 luglio per l’alto Adriatico – spiega Impresapesca Coldiretti – nel tratto da Trieste a Rimini, con il blocco per 43 giorni, delle barche che hanno sistemi a traino, fino al 5 settembre, mentre da Pesaro a Bari l’interruzione temporanea dell’attività di pesca èprevista dal 16 agosto al 26 settembre e da Brindisi a Imperia per 30 giorni consecutivi dal 17 settembre al 16 ottobre. In Sardegna e Sicilia – precisa la Coldiretti – il fermo sarà disposto con provvedimenti regionali e sarà di almeno 30 giorni, nel rispetto dei periodi di cui ai piani di gestione.