Un’indagine della DOXA sull’attitudine al risparmio degli italiani svela un atteggiamento nuovo dei nostri concittadini. Oggi si risparmia per assicurare un avvenire ai propri figli ma anche per tamponare le incertezze pensionistiche!
Siamo proprio sicuri che avremo la nostra pensione? La risposta – nonostante in questo momento ci siano dei cambiamenti – non èdel tutto scontata. Ecco cosa scrive la Doxa nel suo report dedicato a “Tassi bassi e volatilità , si ritorna al mattone“.
Si risparmia per far fronte alle incertezze
Il risparmio per i figli supera sempre quello per la casa. Le aspettative pensionistiche continuano a ridimensionarsi, ma si risparmia troppo poco per la vecchiaia. La mite ripresa, unita alla volatilità dei mercati finanziari e alla esiguità dei rendimenti, sono alla base della crescente motivazione “precauzionale†del risparmio (58,3 per cento, in aumento di 10 punti). Aumenta un po’ (da 8 a 8,5 per cento) il risparmio per la casa, ma si conferma il superamento del risparmio fatto per i figli (17,1 per cento) rispetto a quello accantonato per il mattone. Il rapporto tra le due motivazioni era invertito prima della crisi, quando il risparmio per la casa precedeva quello per i figli.
Il risparmio previdenziale èancora insufficiente. àˆ ancora piuttosto bassa, in relazione ai bisogni potenziali, l‘intenzione di risparmiare per la vecchiaia (14,1 per cento). Ciಠaccade nonostante sia diffusa una corretta percezione della riduzione delle prestazioni pensionistiche future rispetto a quelle godute dalle generazioni precedenti: il saldo tra l’attesa di un reddito sufficiente o insufficiente al momento di andare in pensione scende infatti dal 13 al 6,7 per cento (era pari al 29,8 per cento prima della crisi). Solo l’11 per cento del campione dichiara di avere sottoscritto qualche forma di previdenza integrativa, relativa al II o al III pilastro previdenziale. La percentuale èin particolare piuttosto bassa tra coloro che si trovano all’inizio della carriera contributiva.