Con l’arrivo del 1 gennaio 2017 èstata ufficialmente sancita la fine del segreto bancario in Svizzera: da adesso in poi le banche svizzere dovranno condividere dati e paesi d’origine di chi ha depositato nelle proprie casse una cifra pari a circa 2000 miliardi di euro, spesso frutto di evasione fiscale.
Tutto ciಠgrazie al nuovo accordo sancito fra la Svizzera, l’Unione Europea e 28 altri Stati che prevede lo scambio automatico di informazioni fiscali.Â
In sostanza da questo momento in poi le banche e le società finanziarie sono obbligate a raccogliere i dati dei propri clienti residenti all’estero all’agenzia federale delle entrate di Berna che li girerà , una volta l’anno, alle autorità fiscali degli altri paesi, che con la Svizzera hanno concluso l’intesa.
Si chiude cosଠun’era durata 83 anni con la caduta del goloso incentivo per i cittadini di spostare i propri patrimoni in Svizzera per poter evitare di pagare le tasse, ma il sistema bancario elvetico era stato in qualche modo minato negli ultimi anni.
Fino a questo momento la Svizzera infatti era stata costretta a fornire informazioni bancarie sono in base alla richiesta specifica di un paese in particolare anche se non garantiva sempre la cooperazione visto che le autorità dovevano anche dimostrare che il cliente aveva evaso il fisco.
Attenzione perಠperchè lo scambio diventerà automatico solo a partire dal 2018 quando scatterà concretamente obbligo d’informazioni relative a indirizzo, data di nascita e codice fiscale dei contribuenti, ma anche di importi di interessi, dividendi o redditi.