Novità in vista per i lavoratori: al via l’autodichiarazione per i primi tre giorni di assenza dal lavoro per malattia. Per il momento si tratta solo di una proposta che presto potrebbe diventare realtà .
Ma se cosଠfosse, come funzionerebbe questa nuova autocertificazione? In presenza di disturbo che il lavoratore sostiene essere invalidante, ma passeggero, spetterà proprio al lavoratore comunicarlo al medico, naturalmente assumendosi piena responsabilità .
Il medico a quel punto diventerà il semplice tramite per poter effettuare la trasmissione telematica all’Inps e al datore di lavoro. Casi del genere potrebbero riferirsi ad esempio a disturbi come il mal di testa o lievi gastroenteriti che necessitano di una valutazione dei sintomi e non di una diagnosi oggettiva: il questo caso il medico anche in base al rapporto di fiducia che lo lega al paziente potrà fidarsi di quanto lui stesso presenti confermando la sua autocertificazione.
Il il Ddl ora assegnato alla Commissione Affari costituzionali del Senato e presentato da Maurizio Romani, vicepresidente della Commissione Igiene e sanità , ha già incassato l’approvazione della Federazione degli Ordini dei medici che d’altra parte l’aveva già proposta attraverso la Fnomceoda circa quattro anno. Un tema che interessa il mondo del lavoro e anche l’ordine dei medici che intende anche sollecitare una revisione della legge Brunetta. L’idea vincente dell’autocertificazione, secondo i sostenitori, ènon tanto quella di sollevare il medico dalle proprie responsabilità , ma al contrario di responsabilizzare prima di tutto il paziente come avviene già con un certo successo anche nei paesi Anglosassoni.
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