Occorre innanzitutto indicare l’attività esercitata, identificandola tramite il codice ATECOFIN2007– già descritto in precedenza – e la descrizione associata a quel codice.
Nel caso di esercizio di pi๠attività , occorre in questa sede indicare solamente l’attività principale, riconosciuta sulla base del volume d’affari; e poichè stiamo analizzando l’ipotesi di avvio dell’attività , naturalmente il volume d’affari èdel tutto presunto.
L’ammontare stimato del medesimo volume d’affari deve essere poi indicato nel campo successivo, solamente nell’ipotesi in cui esso sia un requisito richiesto ai fini di un regime contabile agevolato (per esempio, nel settore agricolo) cui il titolare intenda aderire.
Si ricorda brevemente che il volume d’affari èdefinito dal DPR 633/1972 come l’insieme delle operazioni imponibili, non imponibili ed esenti ai fini IVA, ad eccezione di alcune particolari operazioni che non devono essere conteggiate.
Per rassicurare il lettore, si puಠricordare che il legislatore èconscio che le previsioni sull’attività principale e sul volume presunto sono estremamente difficili, e un eventuale errore di previsione non èfonte di sanzione, come d’altronde non lo sono in generale tutti gli errori secondari nella compilazione di questo modello che non impediscono all’Amministrazione Finanziaria di conoscere i tratti fondamentali dell’attività svolta (titolare, sede ecc.)
Il modello chiede poi di indicare se il contribuente prevede di compiere, anche occasionalmente, acquisti intracomunitari di alcune tipologie di beni (fra loro: autoveicoli, telefoni, computer, carne bovina, ovina e suina, e altre merci varie) su cui vigono controlli particolari.
Occorre infine indicare l’indirizzo completo della sede principale (o unica) in cui si svolgerà l’attività , nonchè barrare un’apposita casella se in tale sede saranno depositate in tutto o in parte le scritture contabili.