Italia paese di navigatori, ma anche di evasori fiscali: anche quest’anno l’Agenzia delle entrate ha reso pubblici i dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2016 su commercianti, artigiani, professionisti e piccole imprese tutti sottoposti agli studi di settore rivelando cosଠil comportamenti fiscale pi๠o meno corretto di milioni di contribuenti italiani.
enti fiscali di milioni di contribuenti, soprattutto in tema di evasione.
E la differenza del quadro che esiste fra le dichiarazioni delle singole categorie lavorative e e stime di reddito che sono state elaborate dal nostro fisco mostrano una situazione abbastanza diversa.Â
Le categorie a maggior rischio di evasione fiscale sono i barbieri e i parrucchieri: solo nel 45% dei casi risultano in regola con il fisco.
Il 55% dichiara invece ricavi troppo bassi, ma solo aver letto le stime del fisco, la categorie si adegua e i dati cambiano: salgono al 64,28% i casi di categoria che risultano in linea con il fisco.
Fra le categorie di “evasori†anche le lavanderie: il 52% non rientra nelle stime degli studi cosଠcome i fiorai al dettaglio, fermi al 48%. Dopo la richiesta di adeguamento i dati cambiano e si allineano al 70%.
EVASIONE FISCALE IN ITALIA, LE CIFRE
Le categorie che invece sembrano avere problemi con il fisco e rispettate in pieno gli studi di settore sono invece gli amministratori di condominio, che restano ligi al 75%.
In regola anche i laboratori di analisi (con il 74% dei casi in linea con il fisco) vista l’importanza della fatturazione e della registrazione nel tipo di prestazioni. Insomma: il quadro èchiaro. Quando si puಠsi continua ad evadere.
photo credits | think stock