Un popolo con un forte calo dei coniugati e con un consistente aumento dei divorzi: èquesto il ritratto degli italiani che emerge dall’ultimo report Istat sulla popolazione italiana.Â
Sembra essere inarrestabile la diminuzione dei matrimoni cosଠcome, nel caso in resista, il fatto che il matrimonio venga sempre pi๠posticipato.
Il calo dei coniugati, in atto già da quaranta anni, si registra fra il 1991 e il 2018 soprattutto nella fascia di età compresa fra i 25 e i 34 anni.Â
Nella classe di età 45-54 anni quasi un uomo su quattro non si èmai sposato e il 18% delle donne ènubile.Â
Aumentano perಠin tutte le classi di età i divorziati e divorziate che risultano essere addirittura quadruplicati dal 1991 e soprattutto nella classe 55-64 anni.Â
Aumenta ovviamente il numero delle unioni civili vista la possibilità delle trascrizioni in Italia delle unioni costituite all’estero: alla data del 1 gennaio 2018 le persone residenti unite civilmente sono state circa 13,3 mila pari allo 0,02% della popolazione e di sesso maschile nel 68,3% dei casi.Â
Confermato anche il dato che le unioni civili sono pi๠frequenti nelle grandi città visto che il 35,4% si raggruppa all’interno delle 14 città metropolitane, quasi una su quattro a Milano, Roma o Torino.
I dati resi noti tengono conto della popolazione residente italiana che al 1° gennaio 2018 si attestata intorno ai 60 milioni e 484 mila unità con un’età media di 45,2 anni e con un basso 13,4% della popolazione che ha meno di 15 anni.Â
Il 64,1% degli italiani ha un’età compresa tra i 15 e i 64 anni, il 22,6% ha 65 anni o di pià¹.
La popolazione di 80 anni e oltre si attesta intorno allo 7,0% e la popolazione di ultracentenari supera le 15 mila e 500 unità , poco pi๠di mille gli individui che hanno superato i 105 anni, 20 i supercentenari che hanno 110 anni o di pià¹.
MATRIMONI PER STRANIERI, LA PIU’ GETTONATA E L’ITALIA
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