Scendono i prezzi della case rispetto al livello medio attestato nel 2010: secondo i dati dell’Istat i prezzi delle case sono scesi del 15,8% rispetto al livello medio del 2010.
L’Istat ha preso in esame solo il secondo trimestre annuale e ha registrato la forte diminuzione: il calo, piuttosto drastico, si registra in particolare sulle vecchie abitazioni secondo l’istituto di ricerca con valori scesi del 22,1%. Si registra invece un aumento del valore delle nuove abitazioni pari al +0,8% del valore complessivo.Â
Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa lancia l’allarme parlando di dati “allarmanti del mercato immobiliare†che registrano una ulteriore diminuzione del -0,7% e picchi negativi con un -2,2% anche nella Capitale: a Roma ai arriva a registrare addirittura un crollo del -5,5% anche sulle case nuove.Â
I dati parlano chiaro con un patrimonio di immobili che sembrano non avere pi๠nessun valore, difficili non solo da vendere, ma anche da affidare nel corso dell’anno.Â
Al di là del crollo della valutazione delle nuove abitazioni, il mercato immobiliare italiano resta su livelli stabili e con un incremento annuo del 5,6% relativamente alle compravendite degli immobili presi in considerazione.Â
Le abitazioni nuove invece rappresentano un quinto del mercato totale: secondo l’Istat sono passate  dal +1% del primo trimestre del 2018 a un incremento del +1,6% del secondo trimestre del 2018.Â
Nella media, nel primo semestre del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, i prezzi delle abitazioni scendono dello 0,4%, ma le vendite delle abitazioni nuove, che rappresentano un quinto del mercato, aumentano dell’1,3% rispetto invece alle abitazioni esistenti che tendono a diminuire dello 0,9%.
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