Pensioni precoci nel 2019: quali saranno i requisiti richiesti da un punto di vista previdenziale? Se al momento tutto èancora incerto, eccezion fatta per l’introduzione della quota 100, èanche vero che i lavoratori che versato almeno un anno di contributi entro i 19 anni, possono rientrare nell’ambito dei lavoratori precoci con la flessibilità di uscita.Â
Le modalità dovrebbero restare le stesse anche se scatteranno cinque mesi in pi๠di adeguamento alle aspettative di vita a partire dal 2019.Â
I lavoratori precoci possono andare in pensione con 41 anni di contributi, che dal 2019 diventeranno 41 anni e cinque mesi.Â
Ecco i requisiti per poter rientrare nella categoria i lavoratori precoci.Â
àˆ necessario avere:Â
12 mesi di contributi versati entro il compimenti del 19esimo anno di età e appartenere a una delle diverse categorie in questione, essere in uno stato disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ed ènecessario aver percepito gli ammortizzatori sociali e aver concluso integralmente la prestazione da almeno tre mesi.Â
Possono accedere alla categoria delle pensioni precoci i
caregiver, i lavoratori che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente che abbia handicap in situazione di gravità (legge 104), chi abbia la riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità , i dipendenti addetti a mansioni gravose o usuranti (15 professioni in totale). Al momento del pensionamento, le mansioni devono essere svolte da almeno sette anni negli ultimi dieci oppure da almeno sei anni negli ultimi sette.Â
La pensione precoce inoltre non ècumulabile con altri redditi da lavoro, subordinato o autonomo, fino a quando non vengono raggiunti i contributi per la pensione anticipata piena.Â
LAVORI USURANTI, COME CHIEDERE LA PENSIONE ANTICIPATA
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