Fine del part-time per la pensione:Â la scadenza della misura èfissata al 31 dicembre 2018 e non èstato prorogata considerando anche lo scarso successo riscontrato.
Rispetto alla potenziale platea dei beneficiari, il servizio èstato utilizzato solo da un quarto dei lavoratori stimati, dati che non hanno consentito la conferma del servizio che era stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 284, legge 208/2015), che ha consentito a coloro che maturavano il diritto alla pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018 di chiedere un part-time agevolato fino al pensionamento.
Secondo la norma era possibile ridurre l’orario di lavoro al 40% o al 60%: per farlo era necessario un accordo con l’azienda.Â
Il periodo in part-time veniva tutelato e coperto da una contribuzione figurativa, il lavoratore prendeva comunque uno stipendio pi๠alto rispetto alle ore che venivano effettivamente lavorate.Â
Era prevista una maggiorazione corrispondente alla differenza fra contribuzione part-time e contribuzione piena.Â
Era anche possibile chiedere tre diverse tipologie di part time, orizzontale, verticale e misto.Â
Il part time orizzontale prevede una prestazione ridotta tutti i giorni, il part time verticale prevede invece una prestazione da effettuarsi in determinati giorni della settimana del mese, il part time misto unisce le due precedenti tipologie di part time.Â
La misura perಠnon ha avuto un particolare successo, anche forse in considerazione di altre misure di flessibilità in uscita che sono state inserite successivamente, come l’APe volontario e social.
In ogni caso il part time agevolato per la pensione non èstato un alcun modo previsto nell’ambito del pacchetto di riforma pensioni che il Governo sta preparando proprio a margine della Legge di Stabilità .
PART TIME AGEVOLATO PRIMA DELLA PENSIONE, àˆ FLOP
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