Inserito all’interno del Decreto Crescita anche l’atteso Salva Risparmiatori, la norma che consente le regole per il risarcimento per tutti coloro che avevano obbligazioni subordinate o azioni delle banche colpite dal crac.Â
Per usufruire del risarcimento ènecessario perಠrientrare in determinati parametri di reddito o patrimonio anche se saranno necessari ulteriori passaggi affinchè diventino effettivamente operativi. Serviranno due diversi decreti attuativi e poi, da quel momento, potranno anche partire le domande di rimborso perchè si deve attendere lo specifico decreto ministeriale dell’Economia con le modalità di presentazione dell’istanza che renderà note anche le risorse a disposizione.Â
Possono usufruire della norma Salva Risparmiatori tutte le fisiche, gli imprenditori individuali anche agricoli e coltivatori titolari di azioni oppure di obbligazioni subordinate alla data di messa in liquidazione della banca (Banca Etruria, Banca Marche, Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti).
Potranno avere diritto al risarcimento previsto anche i successori mortis causa (gli eredi), il coniuge o il soggetto legato in unione civile, ma anche il convivente more uxorio o di fatto, i parenti entro il secondo grado in seguito a trasferimento di atto fra vivi.
Ma in tutti i casi, sia da parte del risparmiatore sia da parte di uno degli aventi diritto, sarà necessario rispettare alcune condizioni.Â
àˆ necessario possedere un patrimonio mobiliare sotto i 100mila euro e potrebbe essere elevato a 200mila euro con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il patrimonio mobiliare èquello posseduto al 31 dicembre 2018, escludendo gli strumenti finanziari oggetto del risarcimento o in alternativa ènecessario avere un Reddito IRPEF inferiore a 35mila euro nel 2018.Â
DECRETO CRESCITA, LE MISURE INSERITE
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