Non sarà un’impresa facile, non sono qui a dire che sarà sempliceâ€. Queste le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che èintervenuto stamane all’assemblea di ‘Rete Imprese Italia’  Stiamo lavorando ad un’operazione profonda di spending review e stiamo potenziando il nostro sistema di contrasto all’evasione fiscale. Un’ulteriore priorità su cui ci siamo concentrati èla riduzione del carico fiscale per le imprese, obiettivo rispetto al quale sono stati compiuti passi importanti, pur nella consapevolezza che molto altro resta da fare.Â
Ha concluso Conte che ha anche ricordato di aver introdotto, all’interno della legge di bilancio, anche la flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65mila euro di ricavi sin dal 2019 e al 20% per piccole imprese e autonomi con redditi tra 65mila e 100mila euro di ricavi dal 2020.Â
E il premier fa anche notare come gli effetti si cominciano a far sentire fin da adesso. Nel corso dei primi tre mesi si èregistrata l’apertura di oltre 196mila nuove partite Iva, di cui oltre la metà ha aderito al regime forfettario.Â
Il premier inoltre ricorda che sarà anche necessario avviare, in sede europea, un serio dibattito sul dumping fiscale ricordando che in Ue esistono ancora dei ‘paradisi fiscali’ con cui diventa estremamente difficile poter competere.Â
Intanto gli esperti ricordano che i numeri parlano chiaro e che l’aumento dell’Iva sembra inevitabile anche se l’esecutivo èal lavoro per scongiurare l’ipotesi pi๠accreditata.Â
Pensiamo sia possibile sterilizzare l’aumento dell’Iva nel 2020.Â
Aveva spiegato Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia, a margine degli Stati Generali dei commercialisti che si ètenuta a Roma sperando anche in un margine derivante anche dal “contrasto all’evasioneâ€, dai “risparmi derivati dal reddito di cittadinanza†e dalla “ripartenza dei consumi interni, che èun indice importante.Â
CGIA, CON AUMENTO IVA, RISCHIO DI EVASIONE FISCALEÂ
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