àˆ stato elevato alla cifra di 400 euro il limite massimo per l’emissione delle fatture elettroniche semplificate come prevede l’art. 21-bis del dpr 633/1972: il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha firmato anche il provvedimento che innalza da 100 a 400 euro il limite massimo per l’emissione delle cosiddette fatture semplificate all’interno delle quali dovranno essere riportati solo alcuni elementi informativi.
Il decreto introduce anche un’altra semplificazione a favore dei contribuenti che avranno la facoltà di scelta per optare fra la fattura semplificata che viene emessa in formato elettronico al posto dello scontrino elettronico.
Ma quali sono i vantaggi della fattura semplificata? Con la fattura semplificata èsufficiente indicare il solo codice fiscale / partita IVA relativi ai dati del cessionario o committente o in alternativa èpossibile poter inserire il numero identificativo attribuito all’operatore Ue dallo Stato comunitario (circ. 18/E/2014).
L’oggetto dell’operazione in questione potrà essere descritto in modo generico e senza indicare necessariamente la natura, quantità o la qualità dei beni e servizi. L’ammontare del corrispettivo dovrà essere riferito al suo totale, ovvero non viene richiesta la distinta esposizione dell’imponibile e della relativa imposta.
L’introduzione dello scontrino elettronico si aggiunge alla fattura completando quindi il processo di digitalizzazione delle certificazioni fiscali considerando che nel corso dei primi mesi dell’anno sono state memorizzate quasi 700 milioni di fatture elettroniche e che sono state emesse da oltre 3 milioni di soggetti per un importo complessivo di oltre 1,25 miliardi di euro). Il decreto del MEF diventerà attuativo perಠnon appena verrà completata la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
FATTURA ELETTRONICA, GLI ERRORI PIU’ COMUNIÂ
photo credits | thinkstock