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Conto corrente europeo entro la fine dell’anno

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Entro la fine dell’anno dovrebbero essere emanate dal Governo e divenire operative le norme di attuazione relative al cosiddetto “conto corrente europeo”, applicabili in tutti i ventisette Paesi del territorio comunitario e in altri cinque Stati aderenti (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Monaco): questa grande area geografica èdefinita “S.E.P.A.”.

In pratica, sarà  possibile eseguire numerose operazioni bancarie all’interno del territorio S.E.P.A., come le domiciliazioni e i bonifici, senza preoccuparsi dei confini nazionali.


Percià², per esempio, un’impresa nostrana con una propria filiale in Slovenia potrà  domiciliare le bollette dell’azienda elettrica locale direttamente sul proprio conto corrente italiano, senza dunque la necessità  di istituirne uno in loco, e anche operando via Internet.

Occorre perà², che vi sia un consenso volontario da parte di entrambi i soggetti coinvolti: l’impresa italiana e l’azienda elettrica slovena. Percià², entrambi devono farsi avanti presso la banca per esprimere il loro assenso a questa nuova soluzione.


Al momento, inoltre, non tutte le banche sono obbligate ad offrire questo nuovo servizio: esse devono infatti rendersi disponibili e operare su base volontaria. Comunque, si stima che già  oggi sette sportelli bancari italiani su dieci siano operativi o stiano per diventarlo, e gli altri presumibilmente seguiranno la stessa strada nei prossimi mesi.

In ogni caso, l’obbligatorietà  per tutti gli istituti di credito scatterà  il 1° novembre 2010.

In attesa delle regole definitive, che, come accennato, dovrebbero arrivare da Palazzo Chigi entro la fine del 2009, alcune banche, come Unicredit, hanno bruciato i tempi e iniziato ad applicare già  da subito i contenuti delle norme comunitarie.